home123
Piante officinali
back123

Oenothera biennis

Onagraceae

Oenothera biennis AGGR.

Nome volgare: Enagra, Enotera, Rapunzia, Onagra, Meraviglia d’Egitto, Stella della sera, Bella di notte, Primula della sera, Erba vitella, Erba degli asini, Pestifuga, Blattaria virginiana.

Forma biologica: H. bienn. Emicriptofite bienni.Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.

Descrizione: Pianta erbacea biennale che germina alla fine dell’estate formando una rosetta, a foglie allungate, con radice a fittone carnosa e rossastra, che poi nella primavera successiva sviluppa un fusto eretto foglioso, poco ramificato, sino a 120- 150 cm. di altezza.
Foglie glabre, alterne, spesso rossastre lungo la nervatura centrale,strettamente lanceolate , acute all’apice,dentate o intere, le inferiori alla base picciolate, le superiori lungo il fusto generalmente sessili , sino a 15 cm. di lunghezza, 3-6 volte più lunghe che larghe.
Fiori riuniti in un racemo foglioso apicale, corolla di 3 -4 cm.di diametro con 4 petali di un giallo vivo, molto vistosi, muniti di un lungo peduncolo e di un calice prolungato in un lungo tubo a 4 lacinie riflesse, 8 stami e 4 stimmi a croce. I fiori sono ermafroditi e l’impollinazione avviene tramite farfalle notturne ed api. Hanno buon profumo, si aprono nel tardo pomeriggio, per richiudersi la mattina successiva.
Frutti capsule quadriloculari, a forma di clava, dapprima verdi, poi marrone-brunastri a maturità, pieni di semi piccoli senza pappo. Le capsule vuote ed i fusti morti rimangono fino all’anno successivo.

Antesi: giugno- ottobre

Tipo corologico :Subcosmopolita, in quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica.

Distribuzione in Italia :
Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino -Alto Adige, Venezia Giulia, Liguria, Emilia- Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise e Sicilia,assente nel resto del territorio.

Habitat: spontanea e frequente negli incolti, nei luoghi aridi, nelle discariche, lungo le massicciate ferroviarie, nei terreni sabbiosi, in zone retrodunali, dalla pianura alla montagna fino 1200 metri.

Note di sistematica:
L’Oenothera biennis = (Oenothera cambrica Rostanski, Oenothera communis Lèveillè, Oenothera proles biennis (L.) Lèveillè) Specie originaria dell’America del Nord (da Flora h.)

L’Oenothera glazioviana ( Micheli) = (Oenothera lamarckiana de Vries, Oenothera lamarckiana Auct. non Ser. , Oenothera erythrosepala Borbas, Oenothera grandiflora subsp. erythrosepala (Borbas))che si contraddistingue dall’Oenothera biennis L. per il calice, ovario o fusto arrossato o chiazzato di rosso specie alla fine dell’estate e foglie largamente lanceolate e petali 3-5 cm. Specie Euroasiatica, originatasi probabilmente in Europa da piante di origine americana.(da F.H.)

Il Pignatti afferma che le Oenothera sono eterozigoti complessi: mutazioni che determinano l’insorgere di genomi di nuovo tipo e di incroci che si combinano in maniera nuova e producono fenotipi in condizioni eterozigote e possono essere considerati alla stregua di nuove specie formatesi in Europa e non esistenti in America.


Etimologia: Molte interpretazioni vengono attribuite all’origine del nome Oenothera: dal greco “oinos”= vino, “ther” = selvatico , interpretazione che secondo l’Arcangeli, può essere legata all’uso che si faceva della pianta quale forte aromatizzante. Alcuni ritengono derivi dall'uso della radice messa in infusione nel vino, pare avesse la facoltà di ammansire gli animali selvatici. Ulteriore interpretazione dal greco “ onos “ =asino e “ther “= animale, preda, perciò equivalente ad alimento per gli asini o per gli animali in genere.“Biennis” indica invece il ciclo riproduttivo della pianta.

Proprietà ed Utilizzi: L’olio di Enotera, che si estrae dai suoi piccoli semi giunti a maturazione, è ricco di acidi grassi esseziali polinsaturi, in particolare di acido cis-linoleico e cis-gammalinolenico. Recenti studi hanno provato che l’acido gammalinolenico (GLA) è un precursore delle prostaglandine, sostanze dotate di una elevata funzione biologica e che la carenza di questo acido, favorirebbe l’instaurazione di alcune malattie, quali l’artrite reumatoide ed alcuni tipi di eczemi.
L’olio di Enotera è potenzialmente utile per uso interno quale antispasmodico ed antinfiammatorio e può giovare anche alla sclerosi multipla, allo stesso modo dell’artrite reumatoide ed altri problemi correlati alla circolazione.Riduce i dolori da sindrome premestruale e della menopausa, il tasso di colesterolo nel sangue, aumentando l’HDL., favorisce l’elasticità e la secchezza della pelle e le irritazioni cutanee.
Questa pianta viene coltivata in maniera estensiva in alcuni paesi per la produzione dell’olio , che viene usato sia come integratore alimentare, con l’aggiunta di altri oli , poiché il suo sapore sarebbe molto sgradevole ,sia per scopi medicinali. Purtroppo la raccolta di questi semi viene effettuata manualmente, perciò molto laboriosa, con un rendimento molto basso ed un costo di produzione molto elevato.
I fiori, le foglie e la corteccia dei gambi possiedono propriètà astringenti e sedative e vengono impiegati per il trattamento della pertosse.

Usi e Curiosità: L’intera pianta è commestibile, in particolare le radici a fittone, carnose e rossastre, una volta lessate, possono essere consumate in insalata o in umido, come quelle della carota. Un detto tedesco, per esaltare le sue qualità nutrienti , diceva che una libbra di queste radici, nutriva di più di un quintale di manzo.
Pare che gli indiani d’America, prima di iniziare la caccia, si strofinassero i mocassini con le radici della pianta, poiché impediva agli animali di sentire l’odore dell’uomo.